CARO VIANDANTE PRIMA DI METTERTI IN CAMMINO CONTATTA SEMPRE LA SENTINELLA

DELLA TAPPA PER SAPERE SE CI SONO CRITICITA' LUNGO IL PERCORSO


Ripartiamo da Farindola, con la sua musica e la sua convivialità, per dirigerci sulla destra del paese ed effettuare un movimento ad anello: tra le rocce imponenti, nel cuore della Valle d’Angri, rimarrete incantati davanti alla spettacolare cascata della Vitella d’Oro. Il nome della sorgente viene dalla leggenda secondo cui alcune donne che prendevano acqua con una conca, all’alba del giorno di San Giovanni, videro apparire una piccola vitella di color giallo oro.

A questo punto, seguendo il sentiero, vi avvicinerete al borgo di Penne: per prima cosa, vi suggeriamo di fare una sorta alla Riserva Naturale Lago di Penne. Qui potrete ammirare la natura che vi circonda e specchiarvi nell’azzurro del lago. Questo invaso artificiale rappresenta oggi un importante progetto di sviluppo sostenibile a livello europeo: un’area protetta in cui sosta e si riproduce la nitticora ma anche la lontra. ( oasi WWF )

Sarete pronti ora a fare il vostro ingresso, dopo una salita di circa 2 km, in uno dei borghi più antichi d’Italia: verrete accolti dall’imponente porta di San Francesco, per poi perdervi tra le sue viuzze e le sue bellezze architettoniche. Antica capitale del popolo vastino, Penne si sviluppa su quattro colli che permettono di godere di un panorama di grande fascino.

La cifra stilistica che caratterizza Penne è il colore dei suoi mattoni, che crea un’armonia cromatica che accarezza lo sguardo, nonostante la costruzione di edifici più moderni. Qui vi suggeriamo di passeggiare tra le vie del centro per ammirare chiese e palazzi, e di ricavare del tempo per una visita a Santa Maria in Colleromano, antico convento benedettino.

Il cammino proseguirà, ma col naso all’insù.

  • Km

    18

  • Dislivello positivo

    370 mt

  • DifficoltĂ 

    Media

  • Partenza

    Piazza Mazzocca, Farindola

Il percorso